SICURAMENTE IL MODO MIGLIORE PER RAGGIUNGERE IL CONSUMATORE MEDIO E' QUELLO DI VESTIRE I SUOI IDOLI ...
... ma quando lo fece Giorgio Armani per il pubblico medio americano, era il 1985 e non si limitò ad invitare dietro compenso starlette e trendsetter per farli fotografare davanti ad un backdrop, Lui si mise a disegnare i costumi anni trenta per il gangster movie di Brian De Palma 'Gli Intoccabili'.
Risultato? Folle di americani si riversarono nel negozio di Madison Avenue per comprare il prodotto e non per scattare con l'i-phone quattro foto ad un'ex igienista dentale.
Ma Armani voleva di più e cioè che la gente che contasse a Hollywood vestisse Armani. Così ingaggiò la McDaniel come direttore della comunicazione nell'ambito dell'industria dell'intrattenimento. Wanda McDaniel era l'amica di Maria Shriver, che a sua volta era la nipote della sorella della McDaniel: Jacqueline Kennedy Onassis. Questo per dire che per vendere 'lusso' occorre avere eleganza, umiltà e cultura.
Ed eccoci nel 2005, quando esplode il vero 'star business': gli attori firmano contratti con le case di moda e vengono pagati per indossare capi, gioielli, accessori ...
Da allora ad oggi vengono costruiti marchi di lusso solo per far soldi, senza preoccuparsi del consumatore. Il 'lusso', però, non è né consumismo né prodotto a buon mercato, venduto nelle vie importanti delle metropoli di tutto il mondo. Inoltre le aziende pur di far affari, tentano di gonfiarli in modo innaturale ... e poi qualcosa si spezza.
Al posto di VIP di grande rilievo, ripiegano su ex veline e/o trendsetter che con un piccolo gettone si fanno fotografare davanti al backdrop ... forse il consumatore medio italiano è ispirato da questi idoli? o forse chi ci vuole vendere qualcosa è convinto che il consumatore porti ancora l'anello al naso ed è pronto ad acquistare ciò che queste starlette indossano per il tempo degli scatti dietro compenso?
Il Mondo è cambiato ... la moda NO
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